MURA DI BERGAMO
- Efficienza della lampada
Efficienza della lampada
Ensuring the lamp efficiently S’assurer que la lampe convertit efficacement l’électricité en lumière (lm/W).
- Classificazione del reattore
Classificazione del reattore
Controllando l’elettricità fornita alla lampada (Indice di Efficienza Energetica).
- Distribuzione dell’apparecchio
Distribuzione dell’apparecchio
Controllando l’emissione luminosa utilizzando ottiche che modificano e sagomano la luce nella corretta direzione.
- Efficienza del sistema
Efficienza del sistema
Combinando controllo ottico e termico all’interno dell’apparecchio (lm/W dell’apparecchio).
- Rilevazione di Presenza/assenza
Rilevazione di Presenza/assenza
Per fornire illuminazione solo quando serve.
- Luce diurnal
Luce diurnal
sfruttando la luce naturale.
- Illuminamento costante
Illuminamento costante
Fornendo i corretti livelli di illuminamento per la durata del periodo di manutenzione.
- Impostazione delle scene del compito visivo
Impostazione delle scene del compito visivo
Permettere all’utilizzatore di impostare le scene ed adattare la luce ai diversi compiti visivi.
- Spegnimento
Spegnimento
Cut-off automatico per spegnere tutte le luci nelle ore di non utilizzo dei locali.
- Illuminazione del compito visivo
Illuminazione del compito visivo
le zone del compito visivo con la corretta quantità di luce.
- Illuminazione zonale
Illuminazione zonale
Illuminazione zonale in base al tipo di occupazione del locale o alla posizione delle finestre.
- Programma di manutenzione
Programma di manutenzione
Adattare i programmi di manutenzione in base all’età del prodotto, alla performance e all’ambiente.
- Disperdere luce
Disperdere luce
Eliminare la luce dispersa che non colpisce l’obiettivo previsto.
- Riflessione
Riflessione
sfruttare la luce riflessa dalle superfici nello spazio.
- Monitoraggio intelligente
Monitoraggio intelligente
Consente di visualizzare velocemente i risultati delle azioni, come il maggiore o minore uso di energia, per incoraggiare il consumo energetico responsabile.
“Il luogo più bello della terra”, così lo scrittore francese Stendhal ha definito Bergamo alla vista dei panorami offerti dalle sue imponenti Mura veneziane, che con un unico abbraccio circondano preziosamente palazzi, torri e cupole in quella che è considerata da tutti la “Città Alta”, in continuo e stretto dialogo con la “Città Bassa” che si estende ai suoi piedi.
Luogo di romantiche passeggiate, teatro di meravigliosi tramonti, le Mura di Bergamo custodiscono da più di quattro secoli le bellezze della Città Alta. Vennero costruite nel lontano XVI secolo quando Bergamo era territorio della Repubblica di Venezia per arginare gli attacchi nemici, ma la storia fu benevola e volle che non subissero mai assedi. Per tali motivi si sono fortunatamente potute conservare pressoché intatte fino ai giorni nostri; estese per più di 6 chilometri con un’altezza che in alcuni punti può raggiugere i 50 metri, sono costituite da 14 baluardi, 2 piattaforme, 100 aperture per bocche da fuoco, 2 polveriere, 4 porte monumentali, a cui va aggiunto tutto l’intricato mondo sotterraneo di passaggi e cunicoli.
Un inestimabile valore artistico, storico e culturale riconosciuto anche a livello internazionale, da quando nel luglio 2017 le Mura sono state individuate come Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, insieme ad altre cinque città della Serenissima, come 53esimo patrimonio italiano e 11esimo in Lombardia.
Nel corso degli ultimi anni le Mura di Bergamo hanno finalmente iniziato un importante processo di conservazione e valorizzazione di tutto il loro tracciato, dalla pulizia dell’intera cinta, ai lavori di manutenzione straordinaria dei parapetti, alla sistemazione dei baluardi e dei viadotti, fino ad arrivare ad un nuovo e rinnovato sistema di illuminazione per rendere ancora più bello e riconoscibile da ogni direzione il Patrimonio Unesco della città. Il Comune di Bergamo e A2A hanno infatti approvato da tempo un lavoro di completa sostituzione dei punti luce che mettono in evidenza i Bastioni delle Mura veneziane, spinti dalla centrale volontà di valorizzarne la storicità e la bellezza. L’intento è stato quello di riportare le Mura ad una nuova dimensione tridimensionale, dando spessore ai Baluardi, alle Porte e a tutti quei tratti e quei dettagli caratteristici della fortificazione da tempo nascosti, per riscattare l’immagine piatta e semibuia della cinta, osservata dalla Città Bassa fino ad allora. Tale progetto di illuminazione, sia artistica che monumentale, di rappresentazione e di richiamo per l’intera città, rappresenta la diretta prosecuzione del piano di rinnovamento dell’illuminazione pubblica avviato dal 2016 dal Comune per Bergamo Bassa, dal quale sono conseguiti tangibili benefici per la città e per i suoi abitanti, e dal quale è derivato il progetto di illuminazione pubblica ad hoc per il centro storico Alto. L’obiettivo prioritario del progetto è sempre stato quello di valorizzare e di restituire alla piena fruizione notturna il simbolo per eccellenza della città di Bergamo, fornendo ai cittadini e ai visitatori una nuova chiave di lettura interpretativa in grado di esaltare gli elementi complessivi e di dettaglio della fortificazione, facendola conoscere ed apprezzare con il suo significato di opera militare unica nel suo genere.
Il progetto illuminotecnico è stato frutto della collaborazione tra A2A e lo studio di progettazione MI10studio srl, con un continuo e stretto confronto con la Soprintendenza. Tale progetto è stato studiato al fine di illuminare le Mura e le quattro Porte di accesso alla Città Alta in modo diffuso e puntuale allo stesso tempo, restituendo ai luoghi piena armonia e una completa visione della loro bellezza e complessità.
La riqualificazione illuminotecnica ha previsto una prima fase di progetto che ha coinvolto quella parte dei Bastioni che vanno dal Baluardo di San Giacomo allo “Spalto delle cento piante”, ovvero quel tratto immediatamente osservabile dal centro cittadino dal prospetto Sud delle Mura, da via Tre Armi e Porta San Giacomo verso Porta Sant’Agostino, per poi proseguire lungo tutto il tracciato in una seconda fase di progetto successiva.
Il concept illuminotecnico per la cinta muraria si basa su una variazione delle intensità luminose lungo lo sviluppo delle Mura, per mezzo di un’alternanza di picchi di luce positivi in corrispondenza dei punti di svolta e negli spigoli culminanti dei Bastioni, con picchi di luce negativi, ovvero illuminamenti più contenuti nei tratti di cortina maggiormente rettilinei. Viene così creato un gioco di contrasti di luce che permette di enfatizzare quel carattere dinamico e fortemente tridimensionale intrinseco alle Mura di Bergamo.
Lo studio di progettazione ha previsto il nuovo impianto di illuminazione installato ai piedi della cortina muraria, rimanendo il più celati possibile e utilizzando perlopiù posizioni e sostegni preesistenti, sempre con attenzione volta ad ottenere maggior efficienza energetica. Il progetto ha previsto inoltre una ricollocazione delle luci stradali lungo il profilo delle Mura per non generare sovrapposizioni, e per permettere una lettura luminosa dello skyline della Città Alta su più livelli a livello paesaggistico, con focus visivi di riferimento per la città sulle Porte di ingresso grazie ad accensione monumentali dedicate.
Per soddisfare le numerose e restrittive esigenze di progetto, si è rivelata fondamentale la consulenza e il supporto illuminotecnico da parte di Thorn Lighting del Gruppo Zumtobel. L’ufficio tecnico Zumtobel ha di fatti affiancato lo Studio di progettazione dalle verifiche illuminotecniche di calcolo iniziale fino alle campionature dei corpi illuminanti selezionati per prove dirette in situ.
Per l’illuminazione delle Mura di Bergamo è stato di fatti individuato come corpo illuminante ideale l’Areaflood Pro di Thorn Lighting, un proiettore con prestazione ottica e controllo della luce dispersa eccellenti, disponibile in tre diverse taglie e con possibilità di configurazione illimitata, grazie alle numerosissime ottiche disponibili e ai vari accessori a completamento. Con Areaflood Pro è garantito il massimo comfort per gli utenti e i residenti nei dintorni e la massima efficienza assicurando una riduzione di consumo energetico più del 50%.
Per il progetto sono stati scelti sia Areaflood S che Areaflood M, con temperatura di colore 3000 kelvin per valorizzare la matericità delle Mura, entrambi con ottica Street Comfort, e tutti provvisti dell’accessorio “louvres”, un kit di lamelle contenitrici installate su tutti i lati del proiettore per poter tagliare la luce in ogni direzione utile, in modo da scongiurare qualsiasi possibile abbagliamento molesto. I corpi illuminanti da progetto di fatti sono stati previsti tutti dotati di tali accessori di contenimento del fascio luminoso e con un orientamento opportunamente studiato in modo da garantire, oltre al comfort visivo degli utenti che passeggiano lungo le Mura, la non uscita oltre un certo limite di illuminamento al di fuori della sagoma del profilo murario, nel rispetto della Legge Regionale Lombardia contro l’inquinamento luminoso per quanto riguarda i manufatti di comprovato valore artistico, architettonico e storico.
Alcuni proiettori Areaflood S sono stati forniti configurati custom, con la piastra ottica ruotata di 180° per poter ottenere l’effetto luminoso voluto in alcuni punti particolari del circuito murario. I tipologici installativi di progetto prevedono sostegni che vanno da altezze contenute di 30 cm e alloggianti un solo Areaflood S fino a sostegni alti 3 m che ospitano una coppia di Areaflood S e una di Areaflood M in base allo sviluppo del concept illuminotecnico.
All’interno della prima fase di progetto è stata realizzata anche l’illuminazione monumentale della Porta San Giacomo, la Porta in primo piano sullo skyline cittadino. La sua riqualificazione illuminotecnica ha voluto mettere l’accento sull’arco centrale come varco principale di accesso alla Città Alta visibile anche a distanza, valorizzando al contempo i due pinnacoli laterali di coronamento e l’effige centrale con bassorilievo raffigurante il Leone alato di San Marco. La nuova illuminazione ha previsto l’installazione su palo dei proiettori architetturali compatti e ad alta intensità luminosa Contrast 2 LED di Thorn Lighting, previsti con diverse aperture di fascio e dotati dello schermo antiglare, sia in colorazione bianca che nella versione RGB per effetti cromatici sulla Porta in occasione di eventi particolari. A corredo dell’illuminazione monumentale di San Giacomo sono state installate luci di accento al di sotto delle arcate di sostegno del ponte di accesso alla Porta prevedendo per ciascuna arcata un proiettore Plaza35 ACDC del Gruppo Zumtobel.
Si completa così quella suggestiva scenografia di luci e contrasti che oggi costituisce la nuova immagine della Città Alta, e quindi la nuova fotografia notturna di richiamo e di invito per tutta la città di Bergamo.
Elena Pampalone
- Caso studio - MURA DI BERGAMO
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